
Srce na dlani - Il cuore in mano
Per un'educazione a un mondo senza violenza
Negli ultimi tempi si è parlato molto di violenza. Ciò non significa che ultimamente ci sia stata più violenza rispetto a anni fa, ma soprattutto perché siamo molto più consapevoli del problema della violenza. Il progetto educativo sulla comunicazione non violenta si è svolto presso la Scuola primaria Alojz Gradnik da ottobre 2012 a giugno 2017.
È giusto insegnare ai bambini, che domani saranno adolescenti e dopodomani adulti, a vivere rispettando valori come l’amicizia, l’amore, la grazia, la gratitudine, la gentilezza… È giusto che impariamo ogni giorno ad essere gentili gli uni con gli altri così come vorremmo che gli altri lo fossero con noi. È giusto creare per i nostri figli un ambiente sicuro in cui si sentano accettati e amati.
È giusto anche insegnare ai nostri figli come difendersi dalle persone che commettono violenza, e soprattutto attraverso comportamenti responsabili verso se stessi e verso la società in cui viviamo. È giusto insegnare ai nostri figli ad allontanarsi il più possibile da chi perpetra violenza, a parlare di qualsiasi forma di violenza, anche la più piccola, e a cercare un aiuto concreto.
È giusto dare ai nostri figli fin dalla tenera età i mezzi per sopravvivere con successo in questo mondo.
…ed è giusto che con tali pubblicazioni contribuiamo anche a rendere migliore il nostro domani….
Il progetto educativo sulla comunicazione non violenta si è svolto presso la Scuola primaria Alojz Gradnik da ottobre 2012 a giugno 2017. In questo periodo progettuale sono stati così realizzati, a scuola, laboratori e seminari sul tema della (non)violenza, rivolti agli alunni della scuola primaria A. Gradnik. Le attività sono state condotte con la collaborazione di Monica Bellini, insegnante di comunicazione non violenta secondo il metodo del Dott. Marshall B. Rosenberg, e coordinate dall'insegnante Morana Sossi. Nell’ambito del progetto i giovani hanno imparato a riconoscere la violenza, appreso le forme e le conseguenze degli atteggiamenti violenti e condiviso le proprie esperienze personali.
L’obiettivo principale dei laboratori e delle lezioni era quello di esaminare le modalità di relazionarsi in maniera non violenta, risolvere in modo pacifico le controversie e riconoscere le forme di discriminazione. Agli incontri è stato utilizzato un approccio interattivo (dialogo guidato, role playing, giochi interattivi e di società) per incentivare gli alunni a partecipare alle attività ed esprimere le proprie posizioni e idee. Al termine dei cinque anni i bambini con l’aiuto delle insegnanti hanno creato un breve manuale dedicato alla tematica trattata, da presentare in occasione della giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne.